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Dalle Distese della Maremma alle Zone Umide: Calendario Venatorio Completo con Date e Aree Migliori

Regolamentazione e Periodi di Caccia in Maremma

La Maremma toscana,

Dalle Distese della Maremma alle Zone Umide: Calendario Venatorio Completo con Date e Aree Migliori Regolamentazione e Periodi di Caccia in Maremma La Maremma toscana, con i suoi vasti territori tra macchia mediterranea e zone collinari, offre una delle esperienze venatorie più autentiche d'Italia. La stagione di caccia qui è regolata dalla Regione Toscana seguendo la legge quadro nazionale 157/1992, con periodi che variano in base alle specie e alle specifiche caratteristiche del territorio. Specie e Periodi Venatori in Maremma La caccia in Maremma si svolge generalmente da settembre a gennaio, con aperture differenziate: per la selvaggina stanziale come cinghiale e lepre il periodo va da ottobre a dicembre, mentre per gli uccelli migratori come beccaccia e tordo si estende fino a gennaio. Rispetto alle limitrofe regioni dell'Alto Lazio e dell'Umbria, la Maremma gode di stagioni leggermente più lunghe grazie al clima mite e alla particolare conformazione del territorio. Per quanto riguarda la selvaggina grossa, il cinghiale può essere cacciato da ottobre a gennaio con particolare abbondanza nei mesi di novembre e dicembre durante il periodo degli amori. La lepre e il fagiano hanno invece una stagione più ristretta, da ottobre a dicembre. I tordi e le beccacce, vera specialità della zona, offrono ottime opportunità da novembre a gennaio, soprattutto nelle zone boschive vicino a Grosseto e nelle campagne di Capalbio. Divieti e Protezioni.Documenti necessari Nella Maremma La Maremma vieta assolutamente la caccia a specie protette come il lupo appenninico e l'istrice, con multe che possono superare i 15.000 euro in caso di infrazione. Da ricordare anche il divieto di caccia nei giorni di pioggia intensa e il periodo di chiusura obbligatorio dal 1° febbraio al 31 agosto. Per praticare la caccia in questa zona, è necessario essere in regola con diversi documenti: il porto d’armi per uso venatorio, la licenza regionale (costo tra 100 e 250€), il tesserino Federcaccia e un’assicurazione RC obbligatoria. Le aree migliori si trovano nel Parco della Maremma (nelle zone periferiche), nelle Colline Metallifere e nelle zone umide della Diaccia Botrona. Le migliori zone si trovano in Maremma: - Parco della Maremma (aree periferiche) - Colline metallifere - Zone umide della Diaccia Botrona Consigli pratici: - Ottobre/novembre: miglior periodo per cinghiali - Abbigliamento mimetico leggero per la macchia - Fucili calibro 12 per selvaggina minuta - Appostamenti all'alba vicino ai corsi d'acqua Eventi venatori nella Maremma Nella Maremma , la caccia non è solo un’attività sportiva o di controllo faunistico, ma anche un momento di incontro e di tradizione. Per questo motivo, ogni anno si tengono diversi eventi venatori che richiamano appassionati da tutta Italia, offrendo occasioni di aggiornamento, confronto e valorizzazione del territorio. Tra i più importanti spicca la Fiera Regionale della Caccia e della Pesca di Grosseto , evento annuale che propone stand espositivi dedicati ad armi, attrezzature, abbigliamento tecnico e cani da lavoro, insieme a dimostrazioni pratiche e incontri formativi sulle normative regionali e nazionali. Un altro appuntamento imperdibile è il Toscana Wild Hunting Festival, organizzato in autunno a Pisa ma con forte partecipazione di cacciatori maremmani. Questa manifestazione offre corsi pratici di tiro, laboratori per l’addestramento dei cani, seminari sulla conservazione della fauna e sull’utilizzo sostenibile del territorio. È un’occasione per approfondire le tecniche di caccia moderna e tradizionale, confrontandosi con esperti e produttori di attrezzatura professionale. Tra gli eventi più sentiti dalla comunità venatoria locale ci sono le Giornate Ecologiche Venatorie , promosse da Federcaccia Toscana e Enalcaccia, che si svolgono tra settembre e ottobre. Queste giornate combinano attività pratiche come escursioni guidate e monitoraggio della fauna con momenti didattici dedicati ai giovani e alle scuole, per trasmettere una visione consapevole e responsabile della caccia come strumento di gestione ambientale. Questi eventi non sono semplici raduni, ma rappresentano un’opportunità per rinsaldare la comunità venatoria, promuovere la sostenibilità e rafforzare il rapporto tra uomo, natura e tradizioni locali. La Maremma continua a essere un punto di riferimento per chi pratica caccia in modo rispettoso e consapevole, grazie a una rete di associazioni e strutture che ne valorizzano la storia e il futuro.

Post: 29 August 12:58

Tra Canali e Paludi: Calendario di Caccia nel Delta del Po con Date e Specie Protette

Il Delta del Po rappresenta uno dei paradisi venatori più suggestivi d'Italia, dove

Tra Canali e Paludi: Calendario di Caccia nel Delta del Po con Date e Specie Protette Il Delta del Po rappresenta uno dei paradisi venatori più suggestivi d'Italia, dove la caccia si trasforma in un'esperienza unica a stretto contatto con la natura. Questo straordinario ecosistema umido, diviso tra Veneto ed Emilia-Romagna, offre possibilità eccezionali per gli appassionati di caccia agli uccelli acquatici, con una regolamentazione attenta alla conservazione delle specie migratorie. Regolamentazione e Periodi di Caccia nel Delta Del Po La stagione venatoria nel Delta del Po si apre generalmente a settembre e si protrae fino a gennaio, con calendari specifici per ogni specie. Le date esatte vengono stabilite annualmente dalle Regioni competenti, seguendo sia la direttiva comunitaria "Uccelli" che la legge nazionale 157/1992. Rispetto alle zone limitrofe, il Delta presenta stagioni più brevi e restrittive, con particolare attenzione alla tutela dell'avifauna migratoria. Negli ultimi anni si sono susseguiti importanti cambiamenti normativi, tra cui la riduzione del periodo venatorio per la folaga e l'introduzione di limiti giornalieri per gli anatidi. Calendario Venatorio nel Delta del Po Per quanto riguarda le specie cacciabili, il germano reale può essere prelevato dalla terza domenica di settembre fino al 31 gennaio, mentre per alzavole e folaghe i periodi vanno rispettivamente dal 1° ottobre al 31 gennaio e dal 1° ottobre al 31 dicembre. La selvaggina stanziale come fagiani e lepri segue invece calendari più ristretti, generalmente da ottobre a dicembre. I mesi migliori risultano ottobre e novembre, quando si registra il picco della migrazione degli anatidi, mentre dicembre e gennaio offrono ottime opportunità con le folaghe. Divieti e Limitazioni nel Delta del Po La normativa del Delta prevede importanti restrizioni: assolutamente vietata la caccia a fenicotteri, aironi rossi e falchi di palude. Obbligatorio l'uso di cartucce senza piombo e vietata l'attività venatoria nei giorni di nebbia particolarmente fitta. Da ricordare la chiusura settimanale del giovedì e il periodo di silenzio venatorio assoluto che va dal 1° febbraio al 31 agosto. Licenze e Permessi. Documenti Necessari nel Delta del Po Per cacciare legalmente nell'area sono necessari diversi documenti: oltre al classico porto d'armi per uso venatorio e al tesserino regionale (con costi variabili tra 120 e 300 euro), è obbligatorio ottenere il permesso specifico per le valli da caccia e il patentino per l'uso dei richiami vivi. I Consorzi di gestione delle valli e gli ATC locali rappresentano punti di riferimento fondamentali per ottenere tutte le informazioni necessarie. Sanzioni nel Delta del Po Le sanzioni per chi viola le norme sono particolarmente severe: si rischiano multe fino a 10.000 euro per la caccia in zone vietate, che possono arrivare a 25.000 euro in caso di uccisione di specie protette. Da non sottovalutare il sequestro immediato dell'attrezzatura per chi viene sorpreso a utilizzare richiami elettronici. Consigli Pratici e Eventi nel Delta Del Po Per chi vuole affrontare al meglio una battuta nel Delta, alcuni accorgimenti risultano fondamentali: l'attrezzatura deve comprendere stivali alti in gomma, giubbotto galleggiante e binocoli con ottiche anti-umidità. Le zone più produttive si trovano nelle Valli di Comacchio, nella Golena di Goro e negli Scanni di Ariano. Tra le tecniche più efficaci spiccano l'appostamento in capanni galleggianti, la caccia da barchino e l'uso sapiente di stampi mobili. Il Delta del Po , esteso tra le regioni di Emilia-Romagna e Veneto , è uno dei territori più ricchi di biodiversità in Italia, grazie alla sua posizione strategica lungo i principali corridoi migratori. Questa zona umida, fatta di fiumi, paludi, risaie e boschetti allagati, rappresenta un ambiente ideale per la caccia regolamentata, soprattutto per quanto riguarda gli uccelli migratori e il cinghiale. Nel corso dell’anno si tengono diversi eventi venatori che richiamano appassionati da tutta Italia, non solo per l’aspetto tecnico della caccia ma anche per il forte legame con la cultura locale, la conservazione della fauna e l’utilizzo sostenibile del territorio. Tra i più importanti spicca la Fiera Regionale della Caccia e della Pesca a Rovigo , che si tiene ogni anno nel mese di ottobre e rappresenta una vetrina completa per espositori di armi, cani da lavoro, abbigliamento tecnico e attrezzature per la caccia al passo e in appostamento fisso. Un altro evento significativo è il Po Delta Waterfowl Challenge , una competizione dedicata ai cacciatori esperti nella caccia agli uccelli acquatici, come anatre, gallinelle d’acqua e beccacce. L’evento si svolge in autunno ed è aperto a chi pratica caccia autorizzata sotto forma di controllo faunistico. Si tratta di un’occasione per mettere alla prova le proprie capacità cinofile e di tiro in contesti naturali complessi e mutevoli.

Post: 29 August 12:55

Caccia nelle Alpi Apuane: Stagioni tra Pareti Rocciose e Faggete - Quando Apre e Chiude

Le Alpi Apuane, con i loro paesaggi rocciosi e boscosi che si estendono tra la co

Caccia nelle Alpi Apuane: Stagioni tra Pareti Rocciose e Faggete - Quando Apre e Chiude Le Alpi Apuane, con i loro paesaggi rocciosi e boscosi che si estendono tra la costa toscana e l’entroterra appenninico, rappresentano un ambiente peculiare per la fauna selvatica. Questa zona è habitat naturale di numerose specie come cinghiali, caprioli, lepri e uccelli migratori. Tuttavia, gran parte del territorio rientra nel Parco Naturale Regionale delle Alpi Apuane, dove la caccia è vietata o fortemente limitata. Fuori dai confini del parco, invece, è possibile praticare attività venatoria seguendo regole precise gestite dagli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) locali. Normativa Generale e Periodi di Caccia nelle Alpi Apuane La stagione venatoria nella zona segue il calendario regionale della Toscana, stabilito annualmente sulla base della Legge 3/1994 e aggiornamenti successivi. La caccia generale inizia tradizionalmente con la terza domenica di settembre e termina il 31 gennaio, con differenze a seconda della specie: - Il cinghiale può essere cacciato da settembre a gennaio - Il capriolo è abbattibile da ottobre a dicembre - La lepre, il fagiano e altre forme di selvaggina minore sono prelevabili entro dicembre - Gli uccelli migratori hanno finestre temporali fino a gennaio Il clima temperato e il terreno impervio influenzano sia l’andamento demografico degli animali che le tecniche utilizzate dai cacciatori. Rispetto alle altre aree della Toscana, le Alpi Apuane presentano caratteristiche geografiche uniche, che richiedono adattamenti nell’equipaggiamento e nella strategia di approccio. Negli ultimi anni si è posta maggiore attenzione al controllo del cinghiale, a causa dei danni crescenti nei boschi e nelle colture agricole circostanti. Calendario Stagionale della Caccia Ogni anno vengono definiti nuovi piani faunistici basati su monitoraggi scientifici. Tra i periodi migliori figurano ottobre–novembre, quando il cinghiale è più attivo, e novembre–gennaio, ideale per gli uccelli migratori. Le giornate ventose favoriscono il movimento di anatre, beccacce e tordi, mentre il capriolo è più visibile all’alba e al tramonto. Durante la stagione si tengono eventi legati alla cultura venatoria e al territorio, come mostre di armi, incontri tecnici e corsi organizzati da Federcaccia Toscana e ANUU. Queste occasioni permettono ai cacciatori di confrontarsi sulle normative, migliorare le proprie conoscenze e scoprire le novità dell’ambito venatorio locale. Divieti e Restrizioni All’interno del Parco Naturale delle Alpi Apuane la caccia è vietata. Sono protette specie simbolo come il lupo, l’aquila reale, la ghiandaia alpina e la marmotta, tutte tutelate integralmente. Fuori dal parco ci sono ulteriori restrizioni: - Divieto totale di caccia da febbraio a fine agosto - Non si possono abbattere femmine con piccoli tra maggio e agosto - Le domeniche di ottobre sono giornate di silenzio venatorio - Nelle zone umide è obbligatorio l’uso di munizioni senza piombo Come Ottenere il Permesso di Caccia nella Regione Per praticare caccia nelle aree esterne alle Alpi Apuane è necessario possedere tutta la documentazione richiesta. Oltre al porto d’armi valido, serve il tesserino venatorio regionale annuale, rilasciato dalla Regione Toscana, e l’autorizzazione dell’ATC competente. È obbligatorio dotarsi di assicurazione RC sufficiente e rispettare le normative locali. I cacciatori non residenti devono richiedere permessi specifici con largo anticipo. Associazioni consigliate includono Federcaccia Toscana e ANUU, che forniscono supporto informativo, corsi teorico-pratici e assistenza per ottenere documenti e autorizzazioni. Sanzioni e Responsabilità per il Mancato Rispetto dei Termini Venatori Chi viola le normative incorre in sanzioni severe, soprattutto se coinvolto in attività illegale all’interno del parco o con specie protette. Le multe previste includono: - Fino a 20.000 euro per caccia illegale nel parco - Multe fino a 15.000 euro per l’abbattimento di specie tutelate - 5.000–10.000 euro per chi caccia senza licenza - 50 euro per kg eccedente sul limite giornaliero - Confisca immediata dell’equipaggiamento usato illegalmente Chi commette infrazioni gravi o recidive può perdere la licenza e vedersi negare l’accesso ai permessi futuri. Il rispetto delle regole è essenziale per evitare problemi legali e contribuire alla conservazione del territorio. Consigli per Scegliere Momenti, Luoghi, Equipaggiamento e Tecniche a Seconda delle Stagioni e dei Periodi di Caccia La scelta del momento migliore dipende dalla specie e dall’habitat. Nei terreni montani e rocciosi delle Alpi Apuane, le tecniche vanno adattate al contesto. Alba e tramonto sono ideali per seguire ungulati, mentre le giornate coperte favoriscono l’attività degli uccelli migratori. Dopo la raccolta dei campi aumenta la visibilità e si registra maggiore movimentazione degli animali. Tra le zone consigliate spiccano: - Monte Pana e Monte Corchia, habitat naturale per cinghiali e caprioli - Val di Vara e Lunigiana toscana, ricche di selvaggina minore e battute organizzate - Aree collinari intorno a Carrara, ideali per fagiani e lepri L’equipaggiamento va scelto in base al tipo di ambiente e preda: fucile calibro 12 per versatilità, abbigliamento mimetico adatto alla montagna, ottiche resistenti alle intemperie. In alcune aree autorizzate è consentito l’utilizzo di termocamere per la caccia notturna al cinghiale. Le tecniche efficaci includono l’appostamento fisso per gli uccelli, l’utilizzo di cani da seguita per il recupero e battute organizzate con guida esperta. La caccia nelle Alpi Apuane richiede grande preparazione, conoscenza approfondita del territorio e rispetto rigoroso delle normative. Fuori dai confini del parco, si possono vivere esperienze uniche tra montagne e foreste, sempre nel pieno rispetto della fauna e dell’ambiente. Buona stagione a tutti!

Post: 29 August 12:50

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