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22 October 23:05

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Ricorso contro il Prelievo di Cornacchie, Gazze e Ghiandaie in Sardegna: Il Mondo Venatorio si Costituisce in Giudizio

La legittimità del prelievo in deroga di corvidi in Sardegna è finita sotto esame. Un'associazione animalista ha presentato un ricorso al TAR per annullare la delibera che autorizzava l'abbattimento di Cornacchie grigie, Gazze e Ghiandaie. Di fronte a questa sfida, la Federazione di Caccia della Provincia di Sassari, supportata da Enalcaccia Sardegna e da altre associazioni di categoria, ha deciso di costituirsi in giudizio per difendere le ragioni del mondo venatorio e della gestione faunistica. 🚫 Il Contenzioso: Il Ricorso contro il Prelievo La controversia ha preso il via con un ricorso al TAR della Sardegna promosso da un'organizzazione per la protezione animale. Il ricorso contesta la delibera della Giunta Regionale che, per l’anno 2024, aveva autorizzato il prelievo in deroga di tre specie di corvidi: la Cornacchia grigia (Corvus cornix), la Ghiandaia (Garrulus glandarius) e la Gazza (Pica pica). Gli attori della causa ritengono che la deroga sia ingiustificata e non rispetti i rigorosi criteri stabiliti dalla normativa nazionale e comunitaria. Con il ricorso, chiedono al Tribunale Amministrativo Regionale di sospendere e, in seguito, di annullare del tutto il provvedimento, bloccando di fatto qualsiasi attività di prelievo. 🛡️ La Reazione: Perché il Mondo Venatorio si Costituisce in Giudizio La notizia del ricorso ha immediatamente allertato il mondo venatorio sardo. La Federazione della Caccia della Provincia di Sassari, sentendo minacciata una pratica ritenuta essenziale per l'equilibrio agro-silvo-pastorale, ha annunciato la decisione di costituirsi in giudizio. Questa mossa legale è fondamentale per permettere ai cacciatori di essere una parte attiva nel processo, per presentare le proprie motivazioni e difendere la validità della deroga. "La nostra costituzione in giudizio è un atto dovuto per tutelare non solo un legittimo strumento di gestione, ma anche il lavoro degli agricoltori e degli allevatori", ha dichiarato un portavoce della Federazione. "Non potevamo restare a guardare mentre si cerca di fermare un'attività fondamentale". 📜 La Deroga: Cosa Prevedeva il Piano Regionale La delibera contestata autorizzava il prelievo in deroga per le tre specie di corvidi nel periodo compreso tra il 1° settembre 2024 e il 31 marzo 2025. Il provvedimento non era una riapertura generica della caccia, ma uno strumento tecnico e selettivo, basato su specifiche motivazioni. La Giunta Regionale aveva giustificato la deroga per seri motivi di interesse pubblico, in particolare: Protezione della flora e della fauna: I corvidi, in particolare cornacchie e gazze, sono predatori di nidi di specie protette e di piccoli mammiferi. Prevenzione di gravi danni a coltivazioni, bestiame, foreste e pesca: I danni causati da questi animali alle produzioni agricole sono consistenti e documentati. Public health and safety reasons. 🌾 La Posta in Gioco: Danni all'Agricoltura e Squilibri Ecologici La decisione di costituirsi in giudizio da parte del mondo venatorio sardo è dettata dalla convinzione che il prelievo di cornacchie, gazze e ghiandaie sia ecologicamente ed economicamente necessario. Questi uccelli, se in eccesso numerico, causano impatti significativi. Gli agricoltori segnalano ogni anno ingenti danni a seminativi e colture ortofrutticole. Inoltre, la predazione esercitata su nidi di lepri, pernici, quaglie e altri uccelli selvatici (anche protetti) può compromettere gli sforzi per il ripopolamento e la conservazione della piccola fauna, alterando gli equilibri naturali degli ecosistemi rurali sardi. 🔮 Il Prossimo Passo: L'Attesa dell'Udienza al TAR La palla passa ora al TAR della Sardegna. Il tribunale dovrà esaminare il ricorso delle associazioni animaliste e le controdeduzioni presentate dalla Regione Sardegna e dal mondo venatorio, che si è ufficialmente costituito in giudizio. L'esito di questa battaglia legale è atteso con grande interesse, poiché stabilirà un precedente importante per la gestione faunistica in Sardegna e per la possibilità di applicare in futuro strumenti di controllo selettivo delle specie considerate problematiche per l'economia e la biodiversità locale.

Ricorso contro il Prelievo di Cornacchie, Gazze e Ghiandaie in Sardegna: Il Mondo Venatorio si Costituisce in Giudizio

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Marco Rossi

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Ricorso contro il Prelievo di Cornacchie, Gazze e Ghiandaie in Sardegna: Il Mondo Venatorio si Costituisce in Giudizio

Ricorso contro il Prelievo di Cornacchie, Gazze e Ghiandaie in Sardegna: Il Mondo Venatorio si Costituisce in Giudizio La legittimità del prelievo in deroga di corvidi in Sardegna è finita sotto esame. Un'associazione animalista ha presentato un ricorso al TAR per annullare la delibera che autorizzava l'abbattimento di Cornacchie grigie, Gazze e Ghiandaie. Di fronte a questa sfida, la Federazione di Caccia della Provincia di Sassari, supportata da Enalcaccia Sardegna e da altre associazioni di categoria, ha deciso di costituirsi in giudizio per difendere le ragioni del mondo venatorio e della gestione faunistica. 🚫 Il Contenzioso: Il Ricorso contro il Prelievo La controversia ha preso il via con un ricorso al TAR della Sardegna promosso da un'organizzazione per la protezione animale. Il ricorso contesta la delibera della Giunta Regionale che, per l’anno 2024, aveva autorizzato il prelievo in deroga di tre specie di corvidi: la Cornacchia grigia (Corvus cornix), la Ghiandaia (Garrulus glandarius) e la Gazza (Pica pica). Gli attori della causa ritengono che la deroga sia ingiustificata e non rispetti i rigorosi criteri stabiliti dalla normativa nazionale e comunitaria. Con il ricorso, chiedono al Tribunale Amministrativo Regionale di sospendere e, in seguito, di annullare del tutto il provvedimento, bloccando di fatto qualsiasi attività di prelievo. 🛡️ La Reazione: Perché il Mondo Venatorio si Costituisce in Giudizio La notizia del ricorso ha immediatamente allertato il mondo venatorio sardo. La Federazione della Caccia della Provincia di Sassari, sentendo minacciata una pratica ritenuta essenziale per l'equilibrio agro-silvo-pastorale, ha annunciato la decisione di costituirsi in giudizio. Questa mossa legale è fondamentale per permettere ai cacciatori di essere una parte attiva nel processo, per presentare le proprie motivazioni e difendere la validità della deroga. "La nostra costituzione in giudizio è un atto dovuto per tutelare non solo un legittimo strumento di gestione, ma anche il lavoro degli agricoltori e degli allevatori", ha dichiarato un portavoce della Federazione. "Non potevamo restare a guardare mentre si cerca di fermare un'attività fondamentale". 📜 La Deroga: Cosa Prevedeva il Piano Regionale La delibera contestata autorizzava il prelievo in deroga per le tre specie di corvidi nel periodo compreso tra il 1° settembre 2024 e il 31 marzo 2025. Il provvedimento non era una riapertura generica della caccia, ma uno strumento tecnico e selettivo, basato su specifiche motivazioni. La Giunta Regionale aveva giustificato la deroga per seri motivi di interesse pubblico, in particolare: Protezione della flora e della fauna: I corvidi, in particolare cornacchie e gazze, sono predatori di nidi di specie protette e di piccoli mammiferi. Prevenzione di gravi danni a coltivazioni, bestiame, foreste e pesca: I danni causati da questi animali alle produzioni agricole sono consistenti e documentati. Public health and safety reasons. 🌾 La Posta in Gioco: Danni all'Agricoltura e Squilibri Ecologici La decisione di costituirsi in giudizio da parte del mondo venatorio sardo è dettata dalla convinzione che il prelievo di cornacchie, gazze e ghiandaie sia ecologicamente ed economicamente necessario. Questi uccelli, se in eccesso numerico, causano impatti significativi. Gli agricoltori segnalano ogni anno ingenti danni a seminativi e colture ortofrutticole. Inoltre, la predazione esercitata su nidi di lepri, pernici, quaglie e altri uccelli selvatici (anche protetti) può compromettere gli sforzi per il ripopolamento e la conservazione della piccola fauna, alterando gli equilibri naturali degli ecosistemi rurali sardi. 🔮 Il Prossimo Passo: L'Attesa dell'Udienza al TAR La palla passa ora al TAR della Sardegna. Il tribunale dovrà esaminare il ricorso delle associazioni animaliste e le controdeduzioni presentate dalla Regione Sardegna e dal mondo venatorio, che si è ufficialmente costituito in giudizio. L'esito di questa battaglia legale è atteso con grande interesse, poiché stabilirà un precedente importante per la gestione faunistica in Sardegna e per la possibilità di applicare in futuro strumenti di controllo selettivo delle specie considerate problematiche per l'economia e la biodiversità locale.

22 October 23:05

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