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24 October 0:35

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Bruxelles Dichiara la Calabria Libera dalla Peste Suina Africana

Una vittoria importante per la sanità animale italiana. La Commissione Europea ha ufficialmente certificato l'eradicazione della Peste Suina Africana (PSA) in Calabria. Questo fondamentale risultato segue l'aggiornamento dell'elenco delle zone infette da PSA nell'Unione Europea, pubblicato sul sito dell'UE, che ha rimosso la regione dall'elenco delle aree a rischio. 📜 La Decisione Ufficiale di Bruxelles La decisione di Bruxelles è stata formalizzata con l'aggiornamento dell'elenco delle zone infette da Peste Suina Africana. La Calabria, che era stata inserita nella zona infetta a causa di un focolaio confermato, è stata ora rimossa dalla lista. Questo atto ufficiale sancisce lo status di indennità dal virus del territorio calabrese. L'iter comunitario per la certificazione di eradicazione è molto rigoroso e richiede la dimostrazione dell'assenza di nuovi casi per un determinato periodo, insieme all'attuazione di efficaci piani di sorveglianza e controllo. Il via libera definitivo di Bruxelles conferma che la Calabria ha superato con successo questo esame. 🗓️ Il Focolaio e il Piano di Eradicazione Il percorso che ha portato all'eradicazione in Calabria è iniziato con l'individuazione di un focolaio di Peste Suina Africana. L'ultimo caso confermato nella regione risale a giugno 2023, quando la malattia è stata identificata in un cinghiale nella provincia di Reggio Calabria. Di fronte all'emergenza, le autorità veterinarie regionali e nazionali hanno immediatamente attivato un piano di eradicazione straordinario. Questo piano ha incluso: L'istituzione di una zona infetta con restrizioni ai movimenti di suini e prodotti a base di carne suina. Il potenziamento della sorveglianza passiva sul territorio, con un'attenta ricerca e analisi di cinghiali morti o trovati in difficoltà. Misure di biosecurity negli allevamenti suinicoli. La collaborazione fondamentale del mondo venatorio per le attività di monitoraggio e controllo della popolazione di cinghiali. 👍 Le Implicazioni per la Calabria: Cosa Cambia Oggi La certificazione di eradicazione da parte di Bruxelles non è solo un successo sanitario, ma ha immediate e positive ricadute economiche. Con l'uscita dalla zona infetta, la Calabria vede cadere una serie di restrizioni commerciali. Le principali implicazioni positive sono: Ripristino del commercio: Possibilità di esportare nuovamente carni suine e prodotti derivati da suini allevati in Calabria senza le pesanti limitazioni imposte alle zone infette. Libera circolazione: Fine delle restrizioni ai movimenti di suini vivi provenienti dal territorio calabrese. Immagine positiva: Il risultato testimonia l'efficacia del sistema di controllo sanitario regionale, un fattore cruciale per la reputazione del settore agroalimentare. 🎯 Il Ruolo del Mondo Venatorio e la Vigilanza Futura Il successo del piano di eradicazione in Calabria è stato possibile anche grazie alla fondamentale collaborazione del mondo venatorio. I cacciatori, infatti, hanno svolto un ruolo attivo nel: Segnalare tempestivamente la presenza di cinghiali morti o con comportamenti anomali. Partecipare alle attività di controllo della popolazione di cinghiali, il principale serbatoio naturale del virus. Rispettare scrupolosamente le misure di biosicurezza durante l'attività venatoria. Nonostante il traguardo raggiunto, le autorità sanitarie raccomandano di non abbassare la guardia. La Peste Suina Africana rimane una minaccia concreta in altre parti d'Italia e d'Europa. È quindi essenziale mantenere alto il livello di sorveglianza e continuare ad applicare rigorose misure di prevenzione per evitare una reintroduzione del virus nel territorio calabrese. La certificazione di Bruxelles è un punto di arrivo, ma anche un nuovo punto di partenza per la vigilanza.

Bruxelles Dichiara la Calabria Libera dalla Peste Suina Africana

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Marco Rossi

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Bruxelles Dichiara la Calabria Libera dalla Peste Suina Africana

Bruxelles Dichiara la Calabria Libera dalla Peste Suina Africana Una vittoria importante per la sanità animale italiana. La Commissione Europea ha ufficialmente certificato l'eradicazione della Peste Suina Africana (PSA) in Calabria. Questo fondamentale risultato segue l'aggiornamento dell'elenco delle zone infette da PSA nell'Unione Europea, pubblicato sul sito dell'UE, che ha rimosso la regione dall'elenco delle aree a rischio. 📜 La Decisione Ufficiale di Bruxelles La decisione di Bruxelles è stata formalizzata con l'aggiornamento dell'elenco delle zone infette da Peste Suina Africana. La Calabria, che era stata inserita nella zona infetta a causa di un focolaio confermato, è stata ora rimossa dalla lista. Questo atto ufficiale sancisce lo status di indennità dal virus del territorio calabrese. L'iter comunitario per la certificazione di eradicazione è molto rigoroso e richiede la dimostrazione dell'assenza di nuovi casi per un determinato periodo, insieme all'attuazione di efficaci piani di sorveglianza e controllo. Il via libera definitivo di Bruxelles conferma che la Calabria ha superato con successo questo esame. 🗓️ Il Focolaio e il Piano di Eradicazione Il percorso che ha portato all'eradicazione in Calabria è iniziato con l'individuazione di un focolaio di Peste Suina Africana. L'ultimo caso confermato nella regione risale a giugno 2023, quando la malattia è stata identificata in un cinghiale nella provincia di Reggio Calabria. Di fronte all'emergenza, le autorità veterinarie regionali e nazionali hanno immediatamente attivato un piano di eradicazione straordinario. Questo piano ha incluso: L'istituzione di una zona infetta con restrizioni ai movimenti di suini e prodotti a base di carne suina. Il potenziamento della sorveglianza passiva sul territorio, con un'attenta ricerca e analisi di cinghiali morti o trovati in difficoltà. Misure di biosecurity negli allevamenti suinicoli. La collaborazione fondamentale del mondo venatorio per le attività di monitoraggio e controllo della popolazione di cinghiali. 👍 Le Implicazioni per la Calabria: Cosa Cambia Oggi La certificazione di eradicazione da parte di Bruxelles non è solo un successo sanitario, ma ha immediate e positive ricadute economiche. Con l'uscita dalla zona infetta, la Calabria vede cadere una serie di restrizioni commerciali. Le principali implicazioni positive sono: Ripristino del commercio: Possibilità di esportare nuovamente carni suine e prodotti derivati da suini allevati in Calabria senza le pesanti limitazioni imposte alle zone infette. Libera circolazione: Fine delle restrizioni ai movimenti di suini vivi provenienti dal territorio calabrese. Immagine positiva: Il risultato testimonia l'efficacia del sistema di controllo sanitario regionale, un fattore cruciale per la reputazione del settore agroalimentare. 🎯 Il Ruolo del Mondo Venatorio e la Vigilanza Futura Il successo del piano di eradicazione in Calabria è stato possibile anche grazie alla fondamentale collaborazione del mondo venatorio. I cacciatori, infatti, hanno svolto un ruolo attivo nel: Segnalare tempestivamente la presenza di cinghiali morti o con comportamenti anomali. Partecipare alle attività di controllo della popolazione di cinghiali, il principale serbatoio naturale del virus. Rispettare scrupolosamente le misure di biosicurezza durante l'attività venatoria. Nonostante il traguardo raggiunto, le autorità sanitarie raccomandano di non abbassare la guardia. La Peste Suina Africana rimane una minaccia concreta in altre parti d'Italia e d'Europa. È quindi essenziale mantenere alto il livello di sorveglianza e continuare ad applicare rigorose misure di prevenzione per evitare una reintroduzione del virus nel territorio calabrese. La certificazione di Bruxelles è un punto di arrivo, ma anche un nuovo punto di partenza per la vigilanza.

24 October 0:35

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