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26 August 12:31

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Caccia in Piemonte: Stagioni, Regole, Specie e Consigli per una Pratica Sostenibile

Normativa Generale e Periodi di Caccia in Piemonte Il Piemonte è una delle regione italiane più ricche di biodiversità e offre ai cacciatori un ambiente variegato che spazia dalle Alpi alle colline del Monferrato, fino alle pianure lombarde. La pratica venatoria è regolamentata con precisione dalla normativa regionale, aggiornata annualmente, e richiede il rispetto rigoroso delle leggi per garantire la conservazione della fauna e la sostenibilità dell’attività. È essenziale consultare sempre il sito ufficiale della Regione Piemonte o i referenti locali prima di intraprendere qualsiasi battuta di caccia. La stagione generale si apre tradizionalmente la terza domenica di settembre e termina il 31 gennaio, sebbene le date possano variare a seconda della specie e dell’ambito territoriale (ATC). Ad esempio, per alcune specie stanziali come lepri e fagiani, l’inizio coincide con l’apertura generale, mentre per la pernice rossa nelle aree alpine l’attività può iniziare già il 1° settembre. La caccia al cinghiale è regolata da periodi diversificati tra gli ATC, con possibilità di prolungamenti fino a febbraio nelle zone interessate da sovrappopolazione. Calendario stagionale della caccia in Piemonte I calendari venatori sono influenzati da fattori geografici, climatici e biologici specifici dei diversi ambienti piemontesi. Nelle valli cuneesi, ad esempio, l’apertura per alcune specie è posticipata per tener conto del ritardo nella maturazione delle colture agricole, che offrono rifugio alla fauna, delle rotte migratorie degli uccelli e delle dinamiche riproduttive tipiche delle aree montane. Tra le specie migratorie, beccacce, tordi e allodole sono cacciabili generalmente tra ottobre e dicembre. Negli anni sono avvenuti cambiamenti significativi: fino al 2015, ad esempio, la caccia alla lepre terminava a fine novembre in alcune province, ma l’estensione sino a gennaio è stata introdotta grazie a studi sulla sostenibilità demografica. Rispetto alle regioni confinanti, il Piemonte presenta talvolta normative più flessibili. In Lombardia, ad esempio, per il cinghiale sono richiesti permessi speciali già da novembre, mentre in Valle d'Aosta la finestra per la beccaccia è più ridotta. Interessante anche il confronto con il Piemonte occidentale francese, dove i periodi per la lepre sono quasi identici. Divieti e Restrizioni in Piemonte In Piemonte molte specie sono protette o soggette a restrizioni precise per preservarne la popolazione. Tra quelle vietate figurano tutti i rapaci, l’airone cenerino, la cicogna bianca e la marmotta, quest’ultima tutelata nei territori del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Va prestata particolare attenzione alla distinzione tra specie simili, come il germano reale (cacciabile) e l’anatra mestolone (protetta). Sono inoltre previsti divieti temporali e territoriali: non è possibile cacciare durante i periodi di riproduzione né entro 500 metri dai nidi. La chiusura generale della stagione varia a seconda della specie, ma per molte si estende dal 1° febbraio al 31 agosto. Come Ottenere il Permesso di Caccia nella Regione in Piemonte Per praticare caccia in Piemonte è necessario essere in possesso di diversi documenti: - Porto d’armi valido (per stranieri UE, un permesso temporaneo) -Tesserino venatorio regionale, rilasciato dopo aver superato un esame teorico - Assicurazione annuale per attività venatoria - Tesserino dell’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) in cui si intende operare Le associazioni di riferimento includono la Federazione Italiana della Caccia – sezione Piemonte – e i singoli ATC, che forniscono informazioni dettagliate sui regolamenti locali e le autorizzazioni necessarie. Sanzioni e Responsabilità per il Mancato Rispetto dei Termini Venatori in Piemonte Chi viola le normative venatorie in Piemonte incorre in sanzioni severe. Le multe per caccia fuori periodo oscillano tra i 500 e i 3.000 euro, mentre il disturbo o l’uccisione di specie protette comporta sanzioni fino a 15.000 euro. La mancanza di licenza o di porto d’armi comporta una multa di 1.000 euro e il sequestro dell’attrezzatura. È vietata la caccia la domenica, con una multa standard di 300 euro per chi trasgredisce. Consigli per Scegliere Momenti, Luoghi, Equipaggiamento e Tecniche a Seconda delle Stagioni e dei Periodi di Caccia in Piemonte L’equipaggiamento ideale cambia a seconda del tipo di ambiente e di preda. Per la zona alpina si consiglia un fucile a canna rigata calibro .308 per camosci, accompagnato da una giacca mimetica ad alta visibilità. Nella pianura, invece, una doppietta 12/76 è preferibile per la selvaggina minore, con stivali impermeabili per affrontare le risaie. Nella caccia al cinghiale è obbligatorio indossare un giubbino fosforescente; consigliato l’utilizzo di un fucile semiautomatico per maggiore efficacia. Tra le tecniche più utili, si segnalano l’uso dei cani da seguita nei boschi di querce per il cinghiale, il posizionamento strategico lungo i margini dei vigneti per cervi e caprioli, e la caccia agli uccelli migratori subito dopo la raccolta delle colture, come le olive o il mais. Le zone più indicate includono le valli cuneesi per la selvaggina alpina, le Langhe e il Roero per battute organizzate su ungulati e gallinacei, e la Pianura Padana per gli uccelli migratori. La caccia in Piemonte rappresenta una tradizione antica e radicata nel territorio, ma richiede grande senso di responsabilità e rispetto delle normative. Essere informati sulle stagioni venatorie, le specie protette, le autorizzazioni necessarie e le tecniche appropriate non solo garantisce legalità, ma promuove la conservazione della natura e il mantenimento di un equilibrio ecologico duraturo.

Caccia in Piemonte: Stagioni, Regole, Specie e Consigli per una Pratica Sostenibile

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Marco Rossi

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