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2 hours ago

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Peste suina africana: a rischio 7 comuni della Garfagnana, scattano le misure di contenimento

La diffusione della peste suina africana (PSA) continua a destare preoccupazione in Toscana. Sono sette i comuni della Garfagnana finiti sotto osservazione per il rischio di contagio, con nuove misure di biosicurezza e restrizioni per allevatori e cacciatori. La Regione e le autorità sanitarie hanno attivato controlli straordinari per limitare l’espansione del virus. 🐖 Cos’è la peste suina africana e perché preoccupa La peste suina africana (PSA) è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce cinghiali e suini domestici, con tassi di mortalità elevatissimi. Non è trasmissibile all’uomo, ma rappresenta una minaccia gravissima per l’economia agricola e per la filiera della carne suina. In Italia, i primi focolai sono stati registrati nel 2022 in Piemonte e Liguria, con successiva diffusione in altre regioni. La Garfagnana, area montana della provincia di Lucca, è ora sotto osservazione speciale. 📍 I comuni interessati in Garfagnana Secondo le comunicazioni ufficiali, i sette comuni toscani a rischio sono: - Castelnuovo di Garfagnana - Pieve Fosciana - San Romano in Garfagnana - Villa Collemandina - Camporgiano - Fosciandora - Piazza al Serchio In queste aree sono state introdotte zone di restrizione con limitazioni agli spostamenti di suini e controlli serrati sugli allevamenti. 🚫 Restrizioni per allevatori e cacciatori Le misure di contenimento prevedono: - divieto di movimentazione dei suini senza autorizzazione; - controlli veterinari obbligatori negli allevamenti; - rafforzamento delle norme di biosicurezza; - limitazioni all’attività venatoria, in particolare per la caccia al cinghiale, principale vettore del virus. Le associazioni venatorie hanno espresso preoccupazione per l’impatto delle restrizioni, ma le autorità sanitarie ribadiscono che il contenimento della PSA è prioritario per salvaguardare l’intera filiera. 🧪 Controlli e monitoraggi straordinari La Regione Toscana, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale e l’ASL locale, ha avviato un piano di monitoraggio straordinario. Sono previsti: - campionamenti su carcasse di cinghiali rinvenuti sul territorio; - sorveglianza attiva negli allevamenti; - campagne di sensibilizzazione rivolte ad allevatori e cittadini. 📊 Impatti economici e rischi per la filiera Il comparto suinicolo toscano rischia perdite ingenti. La PSA, infatti, comporta l’abbattimento degli animali infetti e il blocco delle esportazioni. Secondo le stime delle associazioni agricole, un’espansione incontrollata del virus potrebbe generare danni economici per milioni di euro, con conseguenze pesanti per allevatori e trasformatori di carne. 🤝 Collaborazione tra istituzioni e comunità locali Le autorità invitano cittadini, allevatori e cacciatori a collaborare rispettando le regole. La segnalazione tempestiva di carcasse sospette e il rispetto delle norme di biosicurezza sono considerati strumenti fondamentali per contenere la diffusione della malattia. 🔎 Conclusioni La situazione in Garfagnana rappresenta un nuovo fronte nella lotta contro la peste suina africana in Italia. Con sette comuni sotto osservazione e misure straordinarie già in atto, la sfida è duplice: proteggere la salute animale e salvaguardare un settore economico vitale per la regione.

Peste suina africana: a rischio 7 comuni della Garfagnana, scattano le misure di contenimento

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Marco Rossi

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