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Italia: tutto sulla caccia e pesca, notizie, forum.

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3 hours ago

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Stagione di caccia 2025 in Italia: apertura ufficiale, novità legislative e sfide per la gestione faunistica

Dal 21 settembre 2025 è ufficialmente aperta la stagione di caccia in Italia. L’avvio del calendario venatorio porta con sé nuove regole, limitazioni e deroghe regionali, in un contesto segnato da dibattiti politici, pressioni europee e sfide ambientali. Tra le principali novità: stop alla caccia alla tortora selvatica, restrizioni sul colombaccio in metà delle regioni e preaperture straordinarie per il cinghiale in Piemonte. 🍂 Un rito che si rinnova ogni anno La caccia in Italia non è soltanto un’attività sportiva, ma un fenomeno culturale e sociale che coinvolge centinaia di migliaia di appassionati. Ogni autunno, con l’apertura della stagione, si rinnova un rito che unisce tradizione, gestione del territorio e confronto politico. Il calendario venatorio 2025/2026, come da prassi, si estenderà fino al 31 gennaio 2026, con differenze significative tra le varie regioni. 🐗 Preaperture e deroghe regionali Alcune regioni hanno scelto di anticipare l’apertura per specifiche specie. In Piemonte, ad esempio, è stata autorizzata la caccia al cinghiale già a settembre, con l’obiettivo di contenere la diffusione della peste suina africana (PSA), una malattia che minaccia sia la fauna selvatica sia gli allevamenti suini. Questo tipo di deroga dimostra come la caccia venga utilizzata anche come strumento di gestione sanitaria e di prevenzione economica. 📉 Le limitazioni imposte da ISPRA e dall’Unione Europea L’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha introdotto nuove restrizioni per la stagione 2025. In metà delle regioni italiane la caccia al colombaccio è stata limitata, in risposta a dati scientifici che indicano la necessità di una maggiore tutela. A livello comunitario, la Commissione Europea ha confermato la moratoria sulla tortora selvatica, specie in forte declino demografico. Questo significa che, anche per la stagione 2025/2026, non sarà consentito abbattere questo uccello migratore, simbolo delle campagne mediterranee. ⚖️ Il dibattito politico: il DDL 779 Sul piano legislativo, il Disegno di Legge 779 continua a far discutere. Il testo propone una revisione complessiva delle norme venatorie, con tre punti centrali: - maggiore autonomia alle regioni nella definizione dei calendari venatori; - possibilità di deroghe straordinarie per specie considerate problematiche; - revisione dei criteri di gestione della fauna selvatica, con un approccio più flessibile. Le associazioni venatorie vedono nel DDL un passo avanti verso una normativa più moderna e aderente alle esigenze del territorio. Al contrario, le organizzazioni ambientaliste denunciano il rischio di un indebolimento delle tutele per le specie vulnerabili e di un aumento dei conflitti con le direttive europee. 🌿 Caccia, conservazione e gestione del territorio La stagione di caccia 2025 si apre in un contesto complesso. Da un lato, la necessità di contenere specie in sovrannumero come il cinghiale, responsabile di danni agricoli e incidenti stradali. Dall’altro, l’urgenza di proteggere specie in declino, come la tortora selvatica e il fringuello. Il ruolo della caccia come strumento di gestione faunistica è sempre più centrale: non solo attività ricreativa, ma anche intervento di equilibrio ecologico e sanitario. 💰 Impatti economici e sociali La caccia in Italia ha anche un peso economico rilevante. Secondo le stime delle associazioni di categoria, il settore genera centinaia di milioni di euro l’anno tra licenze, tasse, acquisto di armi, munizioni, abbigliamento tecnico e turismo venatorio. Inoltre, rappresenta un’occasione di socialità e di trasmissione culturale, con molte famiglie che tramandano la passione di generazione in generazione. 🔭 Conclusioni La stagione di caccia 2025 in Italia si annuncia tra le più discusse degli ultimi anni. Le preaperture regionali, lo stop alla tortora, le restrizioni sul colombaccio e il dibattito sul DDL 779 delineano uno scenario in cui la caccia si conferma terreno di confronto tra esigenze di conservazione, interessi economici e tradizioni radicate. Per i cacciatori, sarà fondamentale seguire con attenzione i calendari regionali e rispettare le nuove regole, in un anno che potrebbe segnare un punto di svolta per la normativa venatoria italiana.

Stagione di caccia 2025 in Italia: apertura ufficiale, novità legislative e sfide per la gestione faunistica

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Marco Rossi

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