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Italia: tutto sulla caccia e pesca, notizie, forum.

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2 hours ago

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Peste suina africana: l’Emilia-Romagna promossa dall’UE, un modello per l’Italia e l’Europa

Gli ispettori della Direzione Generale Salute e Sicurezza alimentare della Commissione Europea hanno promosso la gestione della peste suina africana (PSA) in Emilia-Romagna. L’audit, svolto dal 22 al 25 settembre 2025, ha confermato l’efficacia delle misure regionali, la consapevolezza dei cacciatori e la solidità dei controlli di biosicurezza negli allevamenti. 🐷 L’audit europeo e i risultati Gli ispettori hanno visitato case di caccia nel piacentino e nel parmense, un macello industriale a Parma e gli uffici dei Servizi veterinari locali. Il rapporto finale, chiuso il 26 settembre 2025, ha evidenziato: - migliore coordinamento tra servizi veterinari e polizie provinciali; - maggiore consapevolezza dei cacciatori sulle ordinanze commissariali; - controlli efficaci sulla tracciabilità delle carni; - applicazione rigorosa delle misure di biosicurezza. Rispetto al precedente audit del 2023, la strategia nazionale è stata giudicata “più chiara e definita”. 🤝 Il lavoro di squadra regionale Gli assessori Massimo Fabi (Salute) e Alessio Mammi (Agricoltura) hanno sottolineato come il risultato sia frutto di una collaborazione tra Regione, ATC, polizie provinciali, allevatori e cacciatori. Gli ispettori hanno riconosciuto la capacità dell’Emilia-Romagna di trasformare la crisi in un’occasione di rafforzamento del sistema di controllo. 💼 Impatti economici e produttivi Il comparto suinicolo emiliano-romagnolo è tra i più importanti d’Europa, con produzioni DOP come il Prosciutto di Parma e il Culatello di Zibello. Le misure adottate hanno permesso di: - proteggere la salute animale; - garantire la continuità produttiva ed economica; - ridurre i danni da cinghiale da 800.000 a 200.000 euro in un anno. 🛡️ Le misure concrete adottate La Regione ha stanziato 11,1 milioni di euro per oltre 150 aziende, finanziando interventi di biosicurezza. Sono state introdotte: - estensione della caccia al cinghiale da tre a quattro mesi; - selezione del cinghiale consentita tutto l’anno; - istituzione di Gruppi Operativi Territoriali (GOT) da Piacenza a Bologna. 🌍 Il quadro nazionale ed europeo - A livello nazionale, il Piano di sorveglianza ed eradicazione PSA 2025‑2027 prevede: - sorveglianza passiva su cinghiali e suini domestici; - gestione delle popolazioni di cinghiali; - verifica dei livelli di biosicurezza negli allevamenti; - campagne di formazione per allevatori e cacciatori. Nel luglio 2025, il Commissario straordinario ha emanato una nuova ordinanza che rimodula le misure di eradicazione e sorveglianza, in linea con la “road map” concordata con Bruxelles. Inoltre, il Regolamento UE 2025/1924 ha aggiornato le norme di esecuzione per armonizzare le misure di contenimento nei Paesi membri. 📊 La situazione epidemiologica Dal 2022 la PSA si è diffusa in diverse regioni italiane, ma l’Italia ha ottenuto un importante risultato con l’eradicazione ufficiale del virus in Sardegna nel settembre 2024, dopo oltre 40 anni di presenza. Oggi le aree più colpite restano Piemonte, Liguria, Lazio ed Emilia-Romagna, ma i dati mostrano un contenimento efficace grazie a barriere fisiche, ricerca attiva delle carcasse e riduzione progressiva delle zone infette. 🔎 Conclusioni La valutazione positiva dell’UE conferma che l’Emilia-Romagna rappresenta un modello di gestione della PSA: rigore, coordinamento e investimenti hanno permesso di proteggere un settore che vale miliardi di euro e che è simbolo del Made in Italy. La sfida resta aperta, ma l’esperienza emiliano-romagnola dimostra che è possibile coniugare biosicurezza, controllo venatorio e tutela economica.

Peste suina africana: l’Emilia-Romagna promossa dall’UE, un modello per l’Italia e l’Europa

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Marco Rossi

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