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Italia: tutto sulla caccia e pesca, notizie, forum.

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1 September 7:55

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Tra Paludi e Lagune: Calendario Venatorio nelle Zone Umide Italiane con Date e Specie Protette

Le zone umide italiane , tra le più importanti d’Europa per biodiversità, rappresentano un habitat essenziale per numerose specie di uccelli migratori e acquatici. Questi ambienti, che includono paludi, lagune, foci fluviali, stagni e risaie, sono spesso aree protette o riserve naturali, dove la caccia è fortemente regolamentata o completamente vietata. Tra le principali zone umide del nostro Paese figurano: Delta del Po (Emilia-Romagna e Veneto) Laguna di Venezia (Veneto) Riserva della Biosfera del Lago di Orta e Mergozzo (Piemonte) Laghi costieri di Fogliano, Caprolace e Sabaudia (Lazio) Stagni di Cabras e Margine Rosso (Sardegna) Oasi di Vendicari (Sicilia) In questo articolo analizziamo nel dettaglio le normative sulla caccia, i periodi autorizzati, le specie presenti e i consigli pratici per chi desidera cacciare in questi ambienti unici. Regolamentazione e Periodi di Caccia nelle Zone Umide Italiane La caccia nelle zone umide italiane è disciplinata da una serie di normative nazionali e regionali, integrate da direttive europee come la Direttiva Uccelli (2009/147/CE) e il Decreto Ministeriale 367/2001 . Ogni regione stabilisce autonomamente il calendario venatorio, con particolare attenzione alle esigenze ecologiche delle specie migratorie. La stagione principale va generalmente da settembre a gennaio , con alcune specie soggette a piani di controllo fino a febbraio. In molte zone umide, tuttavia, la caccia è limitata a poche specie e solo in determinate aree esterne alle riserve integrali. Calendario Venatorio per Specie nelle Zone Umide Italiane I periodi ideali per la caccia dipendono chiaramente dalla specie bersaglio: Anatre (verde, mestolone, codone, beccaccino) : periodo attivo da ottobre a gennaio. Fischioni : caccia consentita in forma controllata, prevalentemente nelle risaie lombarde e nel Delta del Po. Gallinelle d’acqua e porciglioni : caccia autorizzata per brevissimi periodi, con limitazioni precise. Piccione, merlo, tordo bottaccio : migratori che transitano in settembre-ottobre; la loro caccia è sottoposta a crescenti restrizioni. Volpe e cinghiale : possono essere oggetto di controllo demografico anche durante l’anno, in aree non protette. Questa varietà rende le zone umide italiane una meta interessante per chi pratica caccia selettiva e gestione faunistica in contesti lacustri e paludosi. Specie Protette e Restrizioni nelle Zone Umide Italiane Essendo parte integrante della rete Natura 2000 , molte zone umide sono incluse in Zone di Protezione Speciale (ZPS) o Siti di Interesse Comunitario (SIC) . Tra le principali restrizioni: Divieto assoluto di caccia in periodo di riproduzione (marzo-luglio). Specie protette : airone cinerino, cicogna bianca, ibis eremita, martin pescatore, folaga, gazza marina. Limitazioni per sesso ed età : non è permesso sparare a femmine con prole visibile o a giovani non autosufficienti. Queste misure servono a preservare l’equilibrio ecologico e garantire la convivenza tra uomo e fauna selvatica in ambienti delicati come le zone umide. Documentazione Necessaria per Cacciare nelle Zone Umide Italiane Per poter cacciare legalmente nelle zone umide italiane è necessario possedere: una licenza di porto d’armi valida; un tesserino regionale venatorio , acquistabile online tramite il sistema regionale competente (es. Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Lazio, Sardegna); l’appartenenza a un Ambito Territoriale di Caccia (ATS) o a un’associazione venatoria riconosciuta (es. Federcaccia, Enalcaccia). Ogni anno è richiesto il pagamento di un contributo regionale (circa 50-70 euro ) e, in alcuni casi, la partecipazione a corsi specifici per la gestione del territorio e la conservazione della fauna. Sanzioni e Multe nelle Zone Umide Italiane Le sanzioni per chi infrange le normative di caccia nelle zone umide sono severe. Chi viene sorpreso a cacciare fuori stagione, in zone vietate o contro specie protette può incorrere in multe fino a 3.000 euro , oltre alla confisca delle armi e dell’attrezzatura utilizzata. In caso di gravi infrazioni, è prevista la revoca della licenza di caccia e denunce penali. È quindi fondamentale conoscere bene i confini degli ambiti territoriali e rispettare le norme vigenti. Consigli Pratici per i Cacciatori nelle Zone Umide Italiane L’abbigliamento e l’equipaggiamento vanno scelti in base al periodo e al tipo di caccia: In autunno , privilegiare tessuti mimetici adatti all’ambiente paludoso, stivali impermeabili, binocoli ad alta definizione e richiami per uccelli migratori. In inverno , optare per indumenti termici e caldi, appostamenti fissi o galleggianti per osservare movimenti notturni di anatre e gallinelle. Tra le tecniche più efficaci: La caccia in appostamento fisso , soprattutto nelle risaie e nei canneti. L’utilizzo di richiami vocali elettronici o manuali per attirare anatre e fischioni. L’osservazione dei corridoi migratori per intercettare stormi in transito. Le aree più produttive si trovano nel Delta del Po , nelle risaie lombarde , lungo le coste del Lazio e nella Sardegna sud-occidentale , dove la selvaggina si concentra grazie alla ricchezza di habitat naturali.

Tra Paludi e Lagune: Calendario Venatorio nelle Zone Umide Italiane con Date e Specie Protette

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